lunedì 26 gennaio 2009

umberto fabi

Mi piace definirmi figlio d’arte, o meglio di artista. Mio padre s’interessò come artigiano di poesia e pittura, arti che tanto mi saranno, poi, utili nel praticare la disciplina teatrale. Ma il primo amore giovanile lo incontrai in ambito musicale: il canto. Su questa traccia ebbi modo di sperimentare la vocalità nel rock/blues padano degli anni ottanta. Terminati gli studi convenzionali m’affacciai sul teatro, frequentando i primi corsi e seminari, incontrando i miei primi maestri e lavorando a bottega nel campo della ricerca teatrale. Professionalmente iniziai nell’87, come attore in un opera di teatro di figura che vinse il Premio Nazionale di Teatro Festival di Padova. Da quel momento mi dedicai al teatro, addentrandomi in quei luoghi privilegiati dove scoprire ed esprimere nuovi linguaggi artistici: teatro di ricerca e teatro ragazzi.
Entrai nel T.S.B.M. di Otello Sarzi, compagnia storica, tra le prime in Italia a sperimentare e promuovere il teatro per ragazzi, scuola-bottega, che ha allevato tanti artisti e compagnie che oggi lavorano in questo delicato ambito scenico. Qui mi sono formato e trasformato professionalmente in aiuto-regista, regista, autore di testi per il teatro e attore realizzando una quindicina di opere fra cui: “La strega è brutta e catt…” e “Mascia e l’Orso” (opere vincitrici del Festival Nazionale del Teatro per Ragazzi di Padova); “Pierino e il Lupo” liberamente ispirato all’opera di Prokofiev (produzione T.S.B.M. per RAITRE, segnalato al Festival Internazionale di Burattini di Mistelbach a Vienna, Austria); “Speciale Prokofiev”, “La rosa di San Giorgio” liberamente tratto dall’ omonimo racconto di J. Sennell e “Gulliver” liberamente tratto dall’omonimo racconto di J.Swift (produzioni T.S.B.M., selezionati Festival ETI Stregagatto ’94, ’95, ’97); l’opera musicale “Tancredi e Clorinda” di Monteverdi (coproduzione T.S.B.M./Cappella Musicale di San Petronio di Bologna, Festival di musica antica di La Chaise Dieu a Lione, Francia).
Momento centrale di questa esperienza professionale è stato l’incontro con il maestro Otello che mi ha iniziato all’arte del burattinaio.
Nel mio percorso ho voluto mantenere un forte legame col canto, affinando le tecniche vocali, che in seguito mi sono state utili nel dar vita e voce ai burattini; ho compiuto studi vocali con l’attrice e cantante Gabriella Bartolomei, con l’attrice e cantante Sainkho Namchylak, studi di “canto arabo” con il cantante e poeta Ahmed Ben Dhiad ed ho partecipato come corsista al seminario di “canto tradizionale indiano” condotto da Frederich Glorian. Continuo ad esperire nel campo della vocalità e del canto compiendo ricerche nell’ambito della musica tradizionale emiliana.
Dal ’98 lavoro come free-lance per sviluppare e affinare un percorso artistico d’esplorazione sui linguaggi espressivi dell’attore. Come “aggiornamento” professionale pratico l’arte marziale dell’ aikido e la sua tecnica interna l’aiki-taiso.
Mi sono dedicato all’insegnamento e all’educazione teatrale nella scuola, luogo ideale per la sperimentazione. Per dieci anni sono stato titolare della cattedra di “Attività e Cultura Teatrale” presso il Liceo Classico Statale G. D. Romagnosi di Parma, esperimento unico in ambito nazionale, dove l’agire il teatro diviene materia curricolare intergrata alle canoniche materie umanistiche. Nel laboratorio pomeridiano permanente ho poi curato la messa in scena di vari progetti segnalati nei più importanti festival nazionali ed europei del teatro giovanile.
Proseguo il mio percorso artistico come regista, autore, attore e burattinaio in progetti di teatro-musica: produzione Umbertiner Pha Bi “Un soldato”, liberamente ispirato al “Macbeth” (“Festival di Resistenza” al museo Cervi di Gattatico RE per il 60°del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi) e produzione Umbertiner Pha Bi “Erre Tre”, liberamente ispirato al “Riccardo III” ("Festival Shakespeariano" di Verona).

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